Si terrà il 25 gennaio alle ore 12,30 presso la Sala Oro della Cittadella regionale, la conferenza stampa di presentazione del progetto “-bulli + belli” per il contrasto del bullismo nelle scuole calabresi. Il progetto è stato ideato e presentato in rete da cinque Istituti scolastici (Fermi di Catanzaro Lido, Galilei di Trebisacce, Gagliardi di Vibo Valentia, Barlacchi di Crotone, La Cava di Bovalino) e dalla cooperativa sociale Kyosei di Catanzaro, che da oltre venti anni opera in Calabria dedicando particolare attenzione alla cura ed alla protezione dell’infanzia e dell’adolescenza. Il progetto sarà sostenuto finanziariamente per il 90% dall’Assessorato alla Scuola della Regione Calabria, che con questa iniziativa ha inteso dare ulteriore impulso alla tutela del benessere psico-relazionale degli alunni delle scuole calabresi. Il restante 10% è finanziato, invece, dalla cooperativa socialeKyosei.
Il bullismo è un fenomeno noto che consiste in comportamenti di prevaricazione fisica e psicologica agiti sistematicamente da un bullo o una bulla e dai suoi gregari nei confronti di un compagno o una compagna designata come vittima. Le dimensioni e le conseguenze del bullismo hanno assunto carattere di “problema sociale”. Secondo L’Istat, infatti, nel 2015 più del 50% dei bambini e dei ragazzi era stato coinvolto in modo diretto o indiretto, in episodi di bullismo. Nelle vittime si registrano spesso reazioni di grave disagio psicologico, che in classe possono comportare difficoltà di apprendimento e relazionali, fino a sfociare nell’abbandono scolastico. La cronaca ha purtroppo anche registrato casi di suicidio e tentato suicidio tra le vittime di bullismo. Conseguenze possono esserci anche tra i bulli, che possono sviluppare dapprima bassa tolleranza alle frustrazioni, difficoltà nel controllo delle pulsioni e nel rispetto delle regole, scarsa empatia fino a strutturare una dissocialità cronica. Il fenomeno non è però facilmente e definitivamente inquadrabile poiché soggetto ad una continua evoluzione per effetto del crescente rapporto tra i giovanissimi le nuove tecnologie della comunicazione, che rendono sempre più sottile la distinzione tra la vita reale e quella virtuale. Le relazioni che i ragazzi vivono online, attraverso i social network e le applicazioni di messaggistica per smartphone, influenzano il loro modo di comportarsi offline e viceversa. Questo aspetto è cruciale per comprendere il cyberbullismo, ovvero lo spostamento degli attacchi dei bulli dal contesto scolastico al web, dove possono divenire imprevedibili e virali.
Risulta dunque evidente la necessità che i ragazzi in primis,ma anche i loro docenti e genitori divengano pienamente consapevoli delle dinamiche e delle dimensioni del bullismo per imparare a riconoscerlo, ascoltarlo, contrastarlo e prevenirlo efficacemente. Questo progetto intende lavorare proprio in queste direzioni, recuperando, valorizzando ed aggiornando l’esperienza che Kyosei, in collaborazione con Telefono Azzurro, avviò già nel 2008 per prevenire il bullismo nelle scuole elementari e medie della città di Catanzaro. Esso rappresenta inoltre una straordinaria testimonianza di sinergia tra mondo della scuola, amministrazione pubblica e privato sociale per la tutela dei bambini e dei ragazzi in Calabria.