Home > Events > Seminario Nazionale di Studi – X Edizione. “Alienazione Parentale: innovazioni cliniche e giuridiche”
01 Dicembre, 2024
12:29
Università Magna Graecia, Loc. Germaneto, CZ

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AL SEMINARIO E’ STATA CONFERITA LA
MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Il considerevole numero di separazioni rende sempre più frequenti i conflitti tra genitori per l’affidamento dei figli. Non di rado ciò espone quest’ultimi a condizioni di stress nelle relazioni familiari che possono avere ripercussioni severe sullo sviluppo psico-affettivo. Affronteremo la vexata quaestio della cosiddetta Alienazione Parentale secondo i più aggiornati e accreditati criteri scientifici, nonché alla luce delle recenti sentenze giudiziarie.

 

PROGRAMMA


dalle 08,45 alle 09,30 Registrazione partecipanti


ore 09,30 Saluti istituzionali

Federica ROCCISANO Assessore al Welfare della Regione Calabria
Antonio MARZIALE Garante per l’Infanzia della Regione Calabria
Amalia TALARICO Presidente Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria
Fortunato CAMPOLO Presidente Ordine degli Psicologi della Calabria


9,50 Introduzione ai lavori

Giancarlo RAFELE Direttore Centro specialistico della Regione Calabria La Casa di Nilla


ore 10,00 Sessione mattutina

 

Gustavo SERGIO Giurista, già Presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli

La prassi giudiziaria italiana: le censure della Corte Europea dei diritti umani

Il relatore al di là delle dispute nominalistiche sui modi di definire un problema che chiama in causa le agenzie giudiziarie e socio sanitarie, cercherà di individuare le prassi giudiziarie e le modalità d’intervento psicosociale più appropriate per il superamento di situazioni che per un verso comportano la lesione del diritto del figlio minorenne e del genitore alienato a conservare rapporti significativi sul versante affettivo e su quello della cura e dell’educazione, per l’altro producono gravi sofferenze personali e turbamenti dell’equilibrio psicologico ed affettivo, soprattutto del soggetto più debole, il bambino o l’adolescente vittima della lesione di tale diritto.

 

 

Giovanni Battista CAMERINI Neuropschiatra infantile, Docente di Psichiatria forense dell’età evolutiva Master di II livello nelle Università degli Studi di Padova e Sapienza di Roma, Membro del Parental Alienation Study Group

L’Alienazione Parentale: considerazioni nosografiche ed esiti evolutivi

L’Alienazione Parentale un fenomeno psicoforense che rappresenta un fattore di rischio per l’instaurarsi di problematiche affettivo-relazionali nel figlio triangolato nel conflitto di coppia.
Esso non va considerato come una vera e propria “sindrome”, ma un problema relazionale che si verifica allorché le dinamiche conflittuali della coppia genitoriale condizionano il figlio tanto da provocare una sorta di scissione interna tra due opposte rappresentazioni dei genitori: da un lato quella positiva del genitore percepito più forte e risoluto nella disputa per l’affidamento; dall’altro quella negativa dell’altro genitore considerato più debole e meno capace di affrontare il conflitto, apparendo agli occhi del minore come meno significativo.
La caratteristica principale dell’Alienazione Parentale è il rifiuto del figlio nei confronti del genitore alienato. Un atteggiamento di odio, disprezzo e forte animosità nei suoi confronti che, in questi casi, non si poggia su motivazioni autentiche, ma, piuttosto, dopo un’attenta analisi, appare frutto di una induzione da parte dell’altro genitore (alienante). L’Alienazione Parentale è un disagio relazionale che coinvolge nel conflitto tutti i membri familiari, i quali, ognuno con il proprio contributo, partecipano allo sviluppo di dinamiche di alienazione. La CTU può rappresentare uno strumento molto utile per affrontare queste dinamiche purché venga disposta con la dovuta tempestività, ovvero prima che la situazione si sia radicata e stabilizzata. Da un lato si possono realizzare incontri tra genitore rifiutato e figlio in corso di perizia, eventualmente ricorrendo ad un ausiliario con funzioni di “traghettatore” e di osservatore delle dinamiche relazionali che si sviluppano. Dall’altro la CTU può rappresentare, di per sé, una occasione di riflessione sul reale interesse dei figli e sui rischi evolutivi insiti nel mantenimento della posizione di esclusione verso un genitore.

 

 

Tiziana MAGRO Psicologa, Psicoterapeuta, Docente di Psicologia Generale all’Istituto Universitario Salesiano di Venezia, Docente al Mater di II livello di “Psicopatologia e Psicologia forense” dell’Università delgi Studi di Padova

Il conflitto di lealtà

Il relatore si soffermerà sul concetto di “conflitto di lealtà” nei casi di separazione e affidamento in cui i figli, vivendo una frattura improvvisa e poco comprensibile, sono portati a schierarsi ora con l’uno ora con l’altro genitore. Tale atteggiamento può provocare sentimenti ostili verso un genitore in particolare dando vita a sentimenti ad esperienze di distacco e avvicinamento che possono sfociare in una alienazione parentale.

 

 

Margherita CORRIERE Avvocato matrimonista, Cassiazionista, Presidente della Sezione distrettuale di Catanzaro dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani

L’Alienazione Parentale nella giurisprudenza

Si parlerà della giurisprudenza di merito in tema di alienazione genitoriale, partendo dalla prima sentenza che si è avuta da parte del Tribunale per i minorenni di Milano in data 19.06.1998. Si tratterà quindi di tanti altri  provvedimenti , tra i quali  la sentenza n. 318/1999  del  Tribunale di Alessandria, la sentenza del 5.11.2004 del Tribunale di Monza, il decreto del 6.10.2006 de3l Tribunale per i Minorenni di Milano, che parla esplicitamente di “ sindrome di alienazione parentale “, la sentenza del Tribunale di Messina n. 597/2007, in cui la madre ostacolante i rapporti padre/figlio viene ammonita e definita “alienante” , il decreto del Tribunale di Matera dell’11 febbraio 2010, di grande pregio scientifico-giuridco, la sentenza del Tribunale di Roma del 2012, che condanna la madre che aveva impedito i normali rapporti genitoriali dei figli con il loro padre ad un risarcimento  pari a 50.000,00 euro per danni esistenziali, il decreto del Tribunale di Cosenza del 29 luglio 2015 – confermato in seguito dalla Corte di Appello di Catanzaro – che dispone l’affidamento superesclusivo dei minori a favore del padre alienato. Si esaminerà il caso “Cittadella” e la più rilevante giurisprudenza di legittimità in materia , tra cui, la sentenza n. 7041/2013 e la n.5847 dello stesso anno, ponendo in evidenza le differenze di indirizzo tra le due pronunce e la recentissima sentenza della Cassazione n.6919/2016, che statuisce che compito del  giudice non è fornire un  teorico giudizio sulla validità scientifica o meno della PAS, bensì valutare la concreta  la condotta tenuta dai genitori, accertando la denunciata sindrome di alienazione genitoriale anche avvalendosi di presunzioni e motivando il tutto adeguatamente. Accenni anche alla tematica dal punto di vista prettamente penalistico.

 

 

Marco PINGITORE Psicologo, Psicoteraputa, Criminologo, Presidente della Società Italiana Scienze Forensi

La CTU nei casi di Alienazione Parentale

L’intervento verterà sulle best practices della CTU nei casi di alienazione parentale. Nello specifico il relatore illustrerà la più accreditata metodologia scientifica per rispondere ai quesiti peritali e proporre interventi psicosociali per la famiglia divisa. La CTU, in questo genere di casi, dovrebbe prevedere una serie di incontri peritali ben strutturati e organizzati. Nello specifico, il CTU dovrebbe incontrare più volte la coppia genitoriale, i genitori individualmente e, soprattutto, i figli che dovrebbero essere ascoltati con molta attenzione per valutarne la genuinità di quanto riferito. Altri incontri da prevedere sono quelli congiunti grazie ai quali il CTU dovrebbe essere in grado di valutare le dinamiche familiari. Il relatore si soffermerà anche su ruolo del CTP da un punto di vista metodologico e deontologico.

 


ore 13,30 Pausa


ore 15,00 Sessione pomeridiana

 

Maria Cristina VERROCCHIO Psicologa, Psicoterapeuta, Professore associato di Psicologia clinica all’Università degli Studi di Chieti, Membro del Parental Alienation Study Group

L’intevento nei casi di Alienazione Parentale: considerazioni psicologiche-cliniche

Il relatore si soffermerà sugli interventi psicosociali nei casi di alienazione parentale in particolare partendo dalla spiegazione del fenomeno dell’alienazione parentale giungerà ad illustrare gli interventi più efficaci in questo genere di casi, evidenziandone risorse e limiti. Ampio spazio sarà dato ai modelli di intervento internazionali che rispetto all’Italia restituiscono risposte più efficaci in merito al trattamento dell’alienazione parentale

 

 

Giovanni LOPEZ Psicologo, Psicoterapeuta, Responsabile Area di Psicologia clinica e forense de “La Casa di Nilla”, Vicepresidente della Società Italiana Scienze Forensi

Approcci trattamentali

L’autore illustrerà gli interventi psicosociali attuati in campo internazionale e nazionale a seguito di disposizioni giudiziarie nei casi di alienazione genitoriale, esponendo anche il modello sperimentato presso La Casa di Nilla. Un particolare rilievo sarà posto sulle buone prassi di utilizzo dello spazio neutro quale setting di intervento prevalente previsto in Italia nei casi di alienazione. Verranno quindi esaminati i punti di forza e le criticità insiti in ciascuna modalità d’intervento, esaminandone sia i risvolti clinici che quelli giudiziari. Nello specifico, l’assunto di base muoverà dall’inquadramento clinico dell’alienazione genitoriale quale disturbo della relazione familiare, al quale partecipano con diversi specifici carichi di responsabilità il genitore escluso, quello escludente ed il figlio. Sul piano giudiziario saranno invece esaminati gli elementi che ostacolano o promuovono il diritto del figlio “di mantenere il rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori e di conservare i rapporti significativi con gli ascendenti e con i propri parenti di ciascun ramo genitoriale.”

 

 

Ugo SABATELLO Neuropsichiatra infantile e Psicoanalista, Ricercatore presso il Dipartimento Neuropsichiatria dell’Università La Sapienza di Roma, Direttore del Master di II livello in Psichiatria forense e clinica delle dipendenze in età evolutiva

Stili di attaccamento, relazioni familiari e Alienazione Parentale

Il lavoro presentato mette in relazione i più recenti studi sull’attaccamento e sulle dinamiche familiari con il complesso di distorsioni relazionali propri della Alienazione Parentale (PA). Gli studi attuali hanno confermato l’importanza delle cure genitoriali precoci per la salute mentale del bambino e per il suo sviluppo con conseguenze rintracciabili sino all’età adulta. In tale contesto, il costrutto dell’attaccamento offre un vertice di osservazione privilegiato per comprendere cosa possa accadere nel bambino, ed in tutto il nucleo familiare, che si trovi a vivere una separazione genitoriale conflittuale e traumatica. Nel tempo si é passati da studi incentrati solo sui genitori o sul bambino ad una comprensione più precisa del “sistema famiglia” in cui ogni attore ha un suo ruolo ed una propria partecipazione nel determinare l’outcome e le conseguenze, anche a distanza di tempo, della separazione traumatica. La PA è una delle possibili derive psicopatologiche dell’evento traumatico, le sue radici sono precedenti alla separazione genitoriale, hanno diverse possibilità dimensionale di gravità e possono portare, attraverso il disturbo relazionale, ad una vera e propria psicopatologia del figlio che, nel conflitto, corre il rischio di essere coinvolto e di mettere in crisi le immagini interiorizzate dei genitori sulle quali si fonda la sua “basic trust” (Erikson, 1950),  la costruzione del sé e lo stato di benessere di tutto il processo di sviluppo.

 


ore 17,00 Interventi preordinati, dibattito e conclusioni



COSTI E MODALITA’ DI ISCRIZIONE

La partecipazione al seminario è gratuita. Le iscrizioni sono consentite, fino ad esaurimento dei 280 posti disponibili, entro il 13 novembre 2016.

È possibile iscriversi con una delle seguenti modalità:

  • inviando una e-mail all’indirizzo info@lacasadinilla.it indicando nel testo del messaggio: nome, cognome, numero di telefono, professione, eventuale Ente di appartenenza, eventuale richiesta dei Crediti formativi per Assistenti sociali;
  • telefonando al n. 0961.761811

 


CREDITI FORMATIVI ASSISTENTI SOCIALI

L’evento è accreditato dall’Ordine degli Assistenti sociali della Calabria per l’attribuzione di n. 8 crediti formativi ai sensi dell’art. 7, comma 5 del D.P.R. 137/2012. Si precisa che il rilascio dei crediti formativi è subordinato allo svolgimento di non meno dell’80% della durata del Seminario, giusta Convenzione tra ORDASS Calabria e La Casa di Nilla cooperativa sociale del 20.09.2016.

 


LOCATION

Il Seminario si svolgerà presso l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro (Aula Giovanni Paolo II) – Campus Universitario di Germaneto.

Come arrivare in auto:

  • Da A3 SA-RC: uscita Lamezia Terme, procedere sulla S.S. 280 in direzione Catanzaro, dopo 30 km prendere l’uscita per “Università”, seguire le indicazioni;
  • Da Crotone: all’altezza di Simeri Mare, imboccare il bivio per A3 SA-RC, imboccare la S.S. 106 in direzione Reggio Calabria ed uscire a Catanzaro Ovest, seguire le indicazioni per Università;
  • Da Siderno: all’altezza di Copanello, imboccare il bivio per A3 SA-RC, imboccare la S.S. 106 in direzione Taranto ed uscire a Catanzaro Ovest, seguire le indicazioni per Università.

 


SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Istituita presso La Casa di Nilla è operativa tutti i giorni dalle ore 09.00 alle ore 19.00 e risponde ai numeri indicati in calce.

La Casa di Nilla
Centro specialistico della Regione Calabria per la cura e la protezione di bambini e adolescenti in situazioni di abuso
Tel. 0961.761811
Fax. 0961.761064
E-mail: info@lacasadinilla.it
www.lacasadinilla.it